Giorgio Andreotta Calò, Clessidra (Serie AB 2015) |
Con
una inedita sinergia la fiera dell’arte veronese ArtVerona, il Vinitaly alla 50° edizione e una casa
vinicola di grande storia e prestigio, la Antinori, inaugurano il nuovo format OPENSOURCE, con il quale ArtFiera vuol
indagare le contaminazioni tra il mondo dell’economia e la cultura.
E
lo fanno in un talk, nella giornata di apertura del Salone internazionale dei
vini e distillati, il 10 aprile alle ore 15, nel quale sarà presentato il
progetto Antinori Art Project, percorso articolato a sostegno dell’arte
contemporanea e naturale prosecuzione del secolare impegno mecenatistico che da
sempre contraddistingue la famiglia e l’azienda Antinori.
Sin dal 1385, infatti, unisce il proprio nome sia al vino che
alla passione per l’arte: già nel 1500, per dirne una, aveva commissionato a
Giovanni della Robbia la realizzazione dello stemma di famiglia ed ora, dal
2012, con l’inaugurazione della nuova cantina nel Chianti Classico, una parte della
collezione di famiglia è stata collocata in questa sede per renderla più
fruibile al pubblico di visitatori.
Inoltre, sempre nello stesso anno, ha
deciso di rendere più strutturale il proprio impegno nella valorizzazione dell’arte,
avviando per l’appunto Antinori Art Project, dedicato agli artisti
contemporanei: ne è venuto fuori un mix di interventi che comprende delle
commissioni site specific annuali a giovani ma già affermati protagonisti della
scena artistica nazionale ed internazionale, ed una serie di esposizioni
temporanee e seminari, in collaborazione con istituzioni museali.
Il
tutto con la partecipazione di curatori affermati: l’edizione 2012/13 è stata
curata da Chiara Parisi ed ha visto la partecipazione di Yona Friedman, Rosa
Barba e Jean-Baptiste Decavèle; dal 2014 la curatela è passata nelle mani di
Ilaria Bonacossa, che ha invitato Tomàs Saraceno con l’opera Biosphere 06, cluster of 3,
installata nello spazio verticale dello scalone interno della cantina. Per l’autunno
2015 è stato invitato l’artista Giorgio
Andreotta Calò, che ha realizzato l’installazione site specific Clessidra (serie
AB, 2015) all’interno della Cantina di Bargino.
L’artista
sarà presente al talk, moderato da Massimiliano Tonelli (Artribune), aperto da
Andrea Bruciati, direttore artistico di ArtVerona e Giorgio Fasol e vedrà la
partecipazione delle anime di Antinori
Art Project: Alessia Antinori, che
introdurrà il programma di innovazione artistico-culturale iniziato nel 2012; Chiara Rusconi, direttrice di Antinori
Art Project e, in video conferenza, Ilaria
Bonacossa, dal 2014 curatrice del progetto.
Sotto
la forma di una conversazione sull’arte, sarà approfondito il progetto e sarà
presentata l’ultima opera acquisita nella Cantina di Bargino, per l’appunto Clessidra (serie AB, 2015) di Giorgio
Andreotta Calò, che parla del tempo e del suo scorrere, matrice di incessanti
trasformazioni, e lo fa catturando in bronzo il processo di corrosione che
attiene alla ‘bricola’, il massiccio palo di legno usato per ormeggiare le
barche a Venezia, colto appena prima che le due parti del tronco si rompano,
separandosi. Un richiamo non solo a una forma, ma al portato simbolico del
tempo e del suo lavoro, che tanta parte ha per la Cantina Antinori, dove un
vino perfetto non è frutto solo del lavoro dell’uomo, ma anche
dell’imprescindibile contributo del tempo.
Quindi,
se non riusciremo ad essere tra i fortunati invitati all’evento, potremo sempre
prenotare una visita in cantina: prosit!
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