martedì 5 aprile 2016

Antinori Art Project in OPEN SOURCE al Vinitaly con un progetto che coniuga arte, mecenatismo e vino.


Giorgio Andreotta Calò, Clessidra (Serie AB 2015)

Con una inedita sinergia la fiera dell’arte veronese ArtVerona, il Vinitaly alla 50° edizione e una casa vinicola di grande storia e prestigio, la Antinori, inaugurano il nuovo format  OPENSOURCE, con il quale ArtFiera vuol indagare le contaminazioni tra il mondo dell’economia e la cultura.
E lo fanno in un talk, nella giornata di apertura del Salone internazionale dei vini e distillati, il 10 aprile alle ore 15, nel quale sarà presentato il progetto Antinori Art Project, percorso articolato a sostegno dell’arte contemporanea e naturale prosecuzione del secolare impegno mecenatistico che da sempre contraddistingue la famiglia e l’azienda Antinori.
Sin dal 1385, infatti, unisce il proprio nome sia al vino che alla passione per l’arte: già nel 1500, per dirne una, aveva commissionato a Giovanni della Robbia la realizzazione dello stemma di famiglia ed ora, dal 2012, con l’inaugurazione della nuova cantina nel Chianti Classico, una parte della collezione di famiglia è stata collocata in questa sede per renderla più fruibile al pubblico di visitatori. 
Inoltre, sempre nello stesso anno, ha deciso di rendere più strutturale il proprio impegno nella valorizzazione dell’arte, avviando per l’appunto Antinori Art Project, dedicato agli artisti contemporanei: ne è venuto fuori un mix di interventi che comprende delle commissioni site specific annuali a giovani ma già affermati protagonisti della scena artistica nazionale ed internazionale, ed una serie di esposizioni temporanee e seminari, in collaborazione con istituzioni museali.
Il tutto con la partecipazione di curatori affermati: l’edizione 2012/13 è stata curata da Chiara Parisi ed ha visto la partecipazione di Yona Friedman, Rosa Barba e Jean-Baptiste Decavèle; dal 2014 la curatela è passata nelle mani di Ilaria Bonacossa, che ha invitato Tomàs Saraceno con l’opera Biosphere 06, cluster of 3, installata nello spazio verticale dello scalone interno della cantina. Per l’autunno 2015 è stato invitato l’artista Giorgio Andreotta Calò, che ha realizzato l’installazione site specific Clessidra (serie AB, 2015) all’interno della Cantina di Bargino.
L’artista sarà presente al talk, moderato da Massimiliano Tonelli (Artribune), aperto da Andrea Bruciati, direttore artistico di ArtVerona e Giorgio Fasol e vedrà la partecipazione delle anime di Antinori Art Project: Alessia Antinori, che introdurrà il programma di innovazione artistico-culturale iniziato nel 2012; Chiara Rusconi, direttrice di Antinori Art Project e, in video conferenza, Ilaria Bonacossa, dal 2014 curatrice del progetto.
Sotto la forma di una conversazione sull’arte, sarà approfondito il progetto e sarà presentata l’ultima opera acquisita nella Cantina di Bargino, per l’appunto Clessidra (serie AB, 2015) di Giorgio Andreotta Calò, che parla del tempo e del suo scorrere, matrice di incessanti trasformazioni, e lo fa catturando in bronzo il processo di corrosione che attiene alla ‘bricola’, il massiccio palo di legno usato per ormeggiare le barche a Venezia, colto appena prima che le due parti del tronco si rompano, separandosi. Un richiamo non solo a una forma, ma al portato simbolico del tempo e del suo lavoro, che tanta parte ha per la Cantina Antinori, dove un vino perfetto non è frutto solo del lavoro dell’uomo, ma anche dell’imprescindibile contributo del tempo.
Quindi, se non riusciremo ad essere tra i fortunati invitati all’evento, potremo sempre prenotare una visita in cantina: prosit!






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