martedì 9 maggio 2017

Marina Abramovic per Ceretto.


La storia della famiglia Ceretto è indissolubilmente legata al vino, al Piemonte, nello specifico alle Langhe, e all'arte: a partire dal 1999 la famiglia intrattiene con l’arte in tutte le sue espressioni un rapporto privilegiato. Dalla Cappella del Barolo, rivisitata da Sol LeWitt e David Tremlett, alle cantine dal taglio contemporaneo e d'impatto visivo, come l'Acino e il Cubo; dagli interventi site-specific come quello di Valerio Berruti a Castiglione Falletto, alle mostre che annualmente vengono realizzate nella chiesa di Alba, e che hanno visto alternarsi artisti del calibro di Kiki Smith, Anselm Kiefer, Francesco Clemente.

La Cappella del Barolo
L'Acino
Il Cubo
Particolare di "Ovunque Proteggimi" di Berruti

In questa serie di appuntamenti annuali, quest'anno si inserisce un incontro con l'eclettica Marina Abramovic, che il 28 settembre presenterà un video realizzato per Jasper Johns, nella chiesa di Alba, e il 29 parlerà della sua visione dell'arte nel teatro cittadino di Alba.
L'evento è stato presentato contestualmente al nuovo progetto "Coltivare e custodire", che vedrà un lancio in autunno, per poi essere realizzato nel giugno 2018: improntato alla nuova visione bio e in parte già biodinamica delle coltivazioni dell'azienda, che,a scapito della quantità, ha deciso di puntare tutto sulla sostenibilità, prevede la collaborazione con l'Università di Pollenzo, dove si svolgeranno i seminari su best practice nell'ambito della letteratura, cucina, politica, agricoltura, pesca e scienza, tra momenti informali e presentazioni ufficiali.
La storia continua!



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