venerdì 25 marzo 2016

In Vino Verit-Ars

Paesaggio, storia, territorio: sono le radici su cui si “innestano” gli interventi artistici realizzati negli ultimi anni da aziende vinicole che si affermano peraltro come i principali innovatori nei processi produttivi.
Il vino è sempre più un prodotto culturale e la sua valorizzazione è uno strumento di promozione territoriale. Un processo che continua a crescere, complici alcuni fattori: una rinnovata sensibilità green delle aziende, che le spinge a diversificare in modalità ecosostenibili; ma anche un differente approccio alla produzione, al territorio e a chi lavora all’interno delle aziende medesime; infine Expo 2015, interamente focalizzato sull’alimentazione, intesa come nutrimento in tutte le sue sfaccettature, che ha influenzato la percezione del pubblico, anche nell’accezione plurale di “pubblici”.
Le aziende vinicole solitamente intraprendono un percorso artistico purché questo abbia alcune caratteristiche: continuità progettuale nel tempo; contaminazione tra vari ambiti artistici; sostenibilità. Non si tratta più di operare solo mecenatismo in senso stretto ma di puntare alla costruzione di un sistema di relazioni tra azienda, suoi operatori, pubblico/fruitori, attraverso la mediazione artistica. Relazioni che passano anche attraverso un medium ancora più immediato in quanto ad impatto visivo: è il caso delle “cantine d’autore”, interventi spesso a grande scala che sono già in grado di mobilitare l’attenzione di enoturisti culturali.
I “nostri” tenutari si potrebbero dividere tra
pionieri (che hanno intrapreso questo percorso fin dagli anni ’80 del secolo scorso) collezionisti, mecenati, paesaggisti (la cui direzione progettuale è quella della sostenibilità e dell’interazione arte-natura).
In un momento in cui il riconoscimento Unesco va ai vigneti delle Langhe e del Monferrato e alla vite ad alberello di Pantelleria, il paesaggio culturale diventa sempre più il cardine, non solo della promozione territoriale, ma anche della riflessione artistica sulle modalità di interazione uomo-natura, al fine di trovare una strada che consenta ad entrambi di nutrirsi reciprocamente.
Di questo ci occuperemo su questa piattaforma virtuale: andremo a trovare gli ideatori (spesso si tratta di ideatrici) di questi progetti, li intervisteremo, approfondiremo le loro attività, con un occhio di riguardo a quello delle aziende che rappresentano. Cercheremo di tenerci aggiornati su tutte le novità del settore e di dare un riscontro più rapido possibile sulle nostre news.
Ma se dovesse capitare di farci invaghire da qualche progetto che affronta tematiche collaterali, come ad esempio quelle del “food&art”, non ci faremo sfuggire l’occasione per parlarne.
Buona lettura.

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