sabato 14 maggio 2016

Pellegrini del contemporaneo al Vigne Museum di Felluga.





Il "Vigne Museum" a Rosazzo.
C’è fermento sulle colline di Rosazzo: per il terzo anno consecutivo il Vigne Museum, struttura a cielo aperto realizzata nel 2014 da Yona Friedman e Jean Baptiste-Decavèle per celebrare i 100 anni di Livio Felluga, propone un programma culturale con artisti di fama internazionale.
 
Livio Felluga

Ma partiamo dal principio: nel 20011 Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle concepiscono l’idea del Vigne Museum.  Si tratta di un progetto complesso ed ambizioso che ha atteso l’incontro con il partner giusto per poterlo concretizzare. A settembre 2014, in occasione del 100° compleanno di Livio Felluga, patriarca dell’enologia friulana, il Vigne Museum ha preso forma grazie alla condivisione con l’azienda vinicola Felluga, per l’appunto, e con la tutela culturale di RAM radioartemobile, all’interno del suo progetto DAC (Denominazione Artistica Condivisa). 


Il Vigne Museum non nasce per essere una scultura statica ma è un pretesto di riflessione, un progetto in divenire il cui percorso sarà tracciato dalle azioni e dagli interventi che verranno attivati nel corso degli anni per dare vita e contenuto alla struttura: convegni, performances, presentazioni di ricerche scientifiche, dibattiti e incontri.
E in effetti, fin da subito, dalla sua inaugurazione, la linea programmatica è stata quella: un focus sulle tematiche relative al paesaggio e alla ruralità, considerate in rapporto all’arte e all’impresa, ha segnato l’apertura, il 20 settembre 2014, di quello che è un progetto in divenire, la cui provvisorietà e indefinitezza in fieri non sono indice di vuoto, quanto piuttosto di un «vuoto programmatico» che andrà a riempirsi nel tempo.
Altro aspetto importante alla base del concept è inoltre quello della condivisione: è infatti provato che il rapporto tra i collaboratori di un’azienda, che si approcci ad un progetto di arte contemporanea, solitamente migliori attraverso il progetto stesso, e che si intensifichi attraverso di esso la loro fidelizzazione all’azienda. Caratteristiche elevate all’ennesima potenza nel caso specifico dal vino, in quanto non solo è uno degli alimenti più antichi che noi conosciamo, ma ha anche la grande capacità di creare condivisione.


Infatti, quando ho chiesto all’azienda quale sia stata la motivazione di fondo che li ha spinti ad intraprendere questo percorso con l’arte contemporanea mi è stato sottolineato il fatto che il Vigne Museum, essendo una struttura cielo aperto, a disposizione di tutti, è la conferma dell'attenzione dell’azienda verso la collettività.
Inoltre diversi comparti aziendali hanno collaborato attivamente alla realizzazione del Vigne Museum, i titolari dell'azienda si sono messi in gioco personalmente seguendo diverse fasi di sviluppo del progetto con l’aiuto dello staff amministrativo, del marketing fino agli operai che, in tempo di vendemmia, sono stati distolti dalle loro incombenze per dare una mano alla materiale creazione dell'installazione.

In quest’ottica di apertura al territorio si inserisce anche la programmazione dei prossimi mesi: sabato 18 giugno, infatti, alle ore 21 Andrea Hackl, ballerina/coreografa/performer accompagnata dal batterista/compositore Robbert van Hulzen, si esibirà in “PILGRIM”, spettacolo appositamente riadattato per il Vigne Museum che approderà a Rosazzo per festeggiare i 60 anni della cartageografica, la storica etichetta di Livio Felluga conosciuta nel mondo.
Curato da Mattatoioscenico, organizzatore di Omissis International Performing Arts Festival, lo spettacolo vedrà i due artisti collaborare di nuovo assieme dopo 7 anni. Un unico atto di 40 minuti, in cui la fisicità della Hackl e le sonorità sperimentali di van Hulzen dialogheranno con l’architettura di Friedman-Decavèle in un ensemble unico e irripetibile. L’elemento sonoro sarà preponderante, unito all’atmosfera dalle tinte chiaro/scuro, dai toni mistici e celebrativi, proietterà il pubblico in un’esperienza dal forte impatto emotivo. Un nuovo tassello nel percorso del Vigne Museum che va ad arricchire un programma performativo puntuale e di ricerca iniziato l’anno scorso con la performance musicale di Sylvia Hallett.
PILGRIM non a caso.
Il tema del viaggio accompagna l’intero programma di eventi promosso dalla Livio Felluga per celebrare la storica etichetta. Durante tutto il 2016, nella splendida cornice dell’Abbazia di Rosazzo, si terrà la rassegna di incontri d’autore dal titolo “Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geograficadi Livio Felluga”.
Così anche nella linea programmatica di RAM Radioartemobile a cui va la tutela culturale dell’intero progetto e il merito della sua realizzazione.
Un progetto davvero degno di interesse!